Digital Success è la Rubrica di approfondimento nelle vite, storie e Successi di Professionisti e Imprenditori, che si sono contraddistinti nel panorama italiano e non solo!
Non le solite interviste! In Digital Success approfondiremo la Persona dietro al Professionista / Imprenditore, con domande riguardanti la loro esperienza di vita e lavorativa, pensieri, punti di vista e obiettivi futuri. Meno tecnica e più dietro le quinte di persone di Successo.
Quando si parla di Facebook Ads, siamo obbligati a chiamare in causa Emanuele Maragno. Eccellenza italiana dell’advertising. Un vero Top Player. Basti pensare che Facebook stesso ha richiesto più volte la sua consulenza su alcuni progetti. Emanuele è anche una persona umilissima, molto alla mano, gentile e disposto ad aiutare il prossimo.
GP: Iniziamo con il presentarti ai lettori, chi è Emanuele Maragno?
EM: Prima cosa, grazie mille per l'invito Gabriele!
Sono un giovane ragazzo di 33 anni (mi sento ancora un giovincello), nato nel piccolo paese di Santa Giustina in Colle (a Padova).
Oltre a giocare e divertirmi con le Facebook Ads, amo viaggiare, fare sport, leggere, e ovviamente svilupparmi e imparare costantemente in tutto ciò che riguarda: business, marketing e il mondo della vendita online.
GP: Il tuo lavoro può essere fatto in qualunque parte del mondo, dove vivi attualmente e hai intenzione di spostarti in futuro?
EM: Hai detto giusto: il mio lavoro ha un privilegio indiscutibile, ovvero che con una connessione buona e un buon PC, "tutti" i limiti di movimento spariscono.
Attualmente vivo a Monaco (in Germania) da quasi due anni e mezzo. 4 anni fa ho vissuto per un anno a Melbourne, in Australia, e da Gennaio 2021 io e la mia ragazza abbiamo in programma si spostarci a Tenerife, nelle Isole Canarie.
GP: Nel tempo hai speso più di 11.000.000€ in ads, che sensazione si ha nel gestire budget così grandi?
EM: Allora, ti dirò che onestamente non mi sono reso neanche conto di crescere cosi velocemente, sia nei volumi di budget che nella grandezza dei progetti gestiti. Ma guardandomi indietro, quello che ho capito è che ogni salto di budget gestito fino ad oggi ha bisogno di un mindset differente, e di una gestione delle emozioni e del rischio completamente diversa. Quando si gestiscono dalle poche centinaia di Euro al giorno fino a qualche migliaio di Euro, ancora si percepisce che sono "soldi", ci si focalizza sui minimi dettagli e piccolezze, soprattutto laddove la crescita dei budget gestiti giornalmente cresce lentamente nel tempo.
Quando invece sono passato a investire oltre 100.000€ in un singolo giorno, partendo con un aumento esponenziale da 5.000 - 10.000€ nel giro di pochi giorni, non si percepiscono più come soldi investisti, ma come "semplici" numeri fini a se stessi, perdendo completamente la percezione emotiva del denaro e del rischio associato.
Quindi, ad oggi una delle skills che più mi aiuta è quella di gestire il budget come un numero fine a se stesso, slegandomi sempre più dalle emozioni, al di là degli zeri che ci siano dopo il primo numerino (ovvio, poi quando si vedono le vendite si capisce subito che questi numeri sono soldi reali, sia quando si portano risultati che quando le cose non vanno come si vorrebbe, ma col tempo ci si fà l'abitudine ad entrambi gli scenari).
GP: Sei uno degli italiani più forti in ambito Facebook ads e riconosciuto anche all'estero, come ci si sente ad essere a questi livelli?
EM: Mi considero fortunato in primis, e non arrivato da nessuna parte in secondo step. Certo, negli ultimi 6-12 mesi ho avuto davvero soddisfazioni incredibili e anche inaspettate, ad esempio essere invitato da Depesh Mandalia per spiegare come scalo globalmente le campagne con bidding, business intelligence e automazioni varie, essere citato direttamente da Facebook su alcuni casi studio o come consulente diretto sui alcuni loro clienti interni e ricevere l'invito a parlare su podcast americani come quello di Sugatan.io. Ma ogni volta che torno dentro l'ads manager o mi confronto con qualche big oltre oceano che fa ads a livelli anche superiori ai miei, mi rendo contro ancora di quante cose non so in questo mondo, quanto devo ancora scoprire, quanto devo ancora crescere... quindi ogni giorno per me è come un nuovo punto di partenza, per imparare qualcosa che non so, una nuova opportuinità di sfidarmi... e chi lo sà ancora dove potrò arrivare. Non mi voglio porre limiti!
GP: Come hai iniziato il tuo percorso Professionale? Quali sono state le motivazioni e/o abilità che ti hanno spinto e dato la forza per raggiungere obiettivi così grandi?
EM: Ti farà ridere Gabriele, ma spero di cuore che questo possa essere uno stimolo per tanti giovani che leggeranno questo articolo.
Ho studiato e mi son laureato in Ingegneria Energetica, finendo la laurea specialistica. Una volta finita la laurea e iniziato uno stage lavorativo in una multinazionale, ho capito immediatamente che non era il mio settore, e ho deciso di voltare pagina.
Contemporaneamente al mio stage, nel lontano 2013, il mio piccolo meccanico di famiglia mi ha lanciato una sfida "Emanuele, hai studiato 20 anni o più, ho bisogno di un sito e di qualcuno che mi fa dei volantini pubblicitari". Detto fatto, sfida accettata per il sito (su cui non sapevo da dove partire sono onesto), ma inoltre avevo letto da qualche parte che si poteva pubblicizzare anche su "Facebook", invece che fare solo i classici volantini... e cosi iniziarono le mie prime nottate alla scoperta di un mondo che neanche sapevo esistesse, e i miei primi 100€ spesi col pulsante "Promuovi Post". Quello è stato il mio piccolo (o grande) passo nel mondo dell'online: avendo venduto 10 set di gomme con 100€ di pubblicità senza neanche sapere quello che stavo facendo. Così è nata una nuova passione che, giorno dopo giorno, mi ha portato a crearmi una vera e propria professione. Da li in poi qualche piccolo progetto personale (e qualche piccolo fallimento pure) nell'ambito dropshipping, fino ad individuare i miei punti di forza e arrivare a dove mi ritrovo attualmente.
Motivazioni? Sicuramente in fase iniziale una passione e voglia assurda di scoprire e addentrarmi su un mondo nuovo, inesplorato e all'apparenza senza limiti di scoperta, vedendo come questo "gioco" mi faceva passare le notti a studiare e migliorare senza neanche rendermene conto.
Invece ad oggi, sicuramente quello che mi spinge è una sfida continua come me stesso, nel migliorare ogni giorno e vedere fino a dove posso arrivare, ma al tempo stesso mi carica costantemente vedere come sto impattando (e a volte cambiando) la vita di decine, centinaia e a volte migliaia di persone, sia advertisers e giovani che vogliono lanciarsi in questa professione, sia imprenditori e brand con prodotti di valore da diffondere il più possibile, e sia persone che comprano e usano i prodotti dei clienti con cui scelgo di collaborare spingendo le loro ads.
Per quanto riguarda le abilità, oltre a una dote per l'analisi e interpretazione dei dati, ho imparato a dire di no ai progetti su cui non ci credo personalmente per etica o per altre ragioni, o a quelli che non hanno abbastanza basi e disponibilità di investimento per crescere ed espandersi rapidamente come piace a me.
GP: Di cosa vai più fiero?
EM: Di aver vinto una mia grande sfida personale e aver sfondato in questo settore oramai piuttosto competitivo.
Di essermi reinventato completamente, andando contro allo "status quo" e alle tante vocine interne ed esterne che mi dicevano "Non puoi cambiare ormai..., è pericoloso, non hai una carta e un'istruzione adeguata... il lavoro fisso è il più sicuro... hai già 26 anni, etc..
Ma soprattutto, di essermi creato (e tutt'ora di crearmi ogni giorno) la vita che sognavo per tanti anni, una vita libera, di vivere dove voglio, facendo il "lavoro" che voglio, come voglio, e con chi voglio, senza avere nessuno che mi dice cosa devo o non devo fare, cosa posso o non posso fare, e quando devo o non devo farlo.
Ci è voluto tempo, ma ne è valsa la pena... questo tipo di libertà per me non ha prezzo!
GP: Qual è la sfida più grande che affronti ogni giorno? Lavorativamente parlando.
EM: La prima è indubbiamente la velocità e frenesia di questo mondo dell'advertising online e del digital in genere, e conseguentemente il fatto che se non si sta sul pezzo e non si continua a formarsi, testare, innovare, e migliorare quotidianamente, si rischia di venire spazzati via nel giro di pochi mesi.
La seconda, confrontarmi e circondarmi di persone di livello fuori dal comune, che mi sfidano con i loro modi di pensare, con le loro strategie, e con approcci molte volte diversi dai miei, senza la paura di condividere e accelerare la crescita ancora di più l'un dell'altro.
A tal proposito, ringrazio i vari Alessandro Gargiulo, Marco Bigatton, Marco Battaglia, Valerio Fortunato, Stefano Cedolin e diversi altri italiani e internazionali, con i quali negli ultimi mesi ci siamo confrontati più di una volta, condividendo, spingendoci a migliorare come non mai, e che indubbiamente hanno contribuito a farmi diventare quello sono oggi.
GP: Progetti Futuri?
EM: A livello professionale, raggiungere qualche palco internazionale dell'advertising e continuare a far espandere globalmente Ecom House, l'agenzia di performance marketing tedesca che ho fondato 7 mesi fa con il mio socio Daniel.
Oltre a ciò, continuare ad aiutare i miei cari amici e professionisti Francesco e Lorenzo a spingere il movimento Italiano in questo settore, visto le ampie opportunità attuali e future per i giovani (e non giovani) che hanno scelto questa professione.
Parlando invece dell'ambito personale, continuare a fare nuove esperienze di vita, crescere e migliorare a livello umano, insieme alla splendida ragazza che ho al mio fianco e che mi sostiene ogni giorno, Francesca!
GP: In ambito Digital Marketing: Pensi che l'Italia abbia ancora molto da imparare dal resto del mondo o il livello si è alzato negli ultimi anni? Colmando il divario, soprattutto con l'America.
EM: Indubbiamente il livello si è alzato, ma per come la vedo io siamo ancora un po' indietro rispetto al resto del mondo, soprattutto se consideriamo paesi come Stati Uniti, Canada, UK, e Germania.
La cosa positiva è che vedo sempre più italiani che si stanno affermando e fanno parlare di sè a livello mondiale, ma se andiamo a prendere il livello medio del paese e lo confrontiamo con l'oltre oceano, ad esempio, mi sembra che stiamo ancora rincorrendo più che dirigendo la crescita e l'innovazione in questo settore.
Il bello di tutto ciò? E' che chi sa davvero prendere di petto e sfondare in questo mondo dell'advertising, può ritagliarsi posizioni di grande vantaggio anche qui in Italia oltre che a livello mondiale.
Per come la vedo io, le Facebook Ads e più ampiamente il digital marketing, sono ancora come "blue oceans" per chi lavora bene e sa portare risultati tangibili, al di là della certificazioni o qualifiche cartacee presentate.
GP: Se avessi un capitale extra di 10 Milioni, come li spenderesti / investiresti e perché ?
EM: Volontariato, investimenti, sociale
Una parte sicuramente andrebbe destinata a qualche progetto di volontariato per bambini orfani o meno fortunati in Africa, dove ero stato e sicuramente tornerò in futuro.
Parlando del resto, sicuramente mi assicurerei una casa fronte mare per me e la mia futura famiglia, tutto il restante andrebbe in investimenti e sviluppo progetti che possano migliorare la vita delle persone.
GP: Qual è stato il tuo più grande fallimento lavorativo?
EM: Eh, sai che ne ho diversi?
Il primo è stato di aprire uno shopify store nel lontano 2014, provare a farlo funzionare in America, e dopo appena 200-300€ investiti in ads e una sola vendita arrivata abbandonare il progetto per la "paura di non farcela".
Il secondo, e forse più grande, è di non averci creduto fin dall'inizio che questo settore (e passione) poteva crearmi una professione remunerativa e duratura, quindi a 25 anni ho "sprecato" un anno del mio tempo a "vagabondare" tra lavoretti che non mi davano per niente soddisfazione, invece di seguire a capofitto quello che mi diceva il mio istinto e che mi faceva passare le notti sveglio davanti al PC.
Poi si, ti dirò che ho sprecato anche qualche bel migliaio e più di euro in ads, miei o dei miei partner, ma questo fa sempre parte del gioco.
GP: Qual è il tuo più grande Pregio e Difetto?
EM: Pregio: sono molto ambizioso e determinato a raggiungere gli obiettivi che mi pongo, sia nel lavoro che nella vita in generale. Mi piace spingermi costantemente.
Difetto (o meglio dire difetti): talvolta voglio essere troppo preciso e puntiglioso nelle cose anche se non sempre serve; se non mi sforzo a conoscere nuove persone e/o attendere masterminds tendo a chiudermi nel mio box trascurando anche la socialità e l'interazione con persone; infine sono piuttosto testardo, soprattutto quando ho un'opinione o un'idea di cui sono convito (la mia ragazza può confermare!).
GP: Dove ti vedi tra 10 anni ?
EM: Schiettamente parlando? Non ne ho idea!
So solo che ho dei pilastri stabili e ben chiari in testa, tra cui avere una famiglia tra un paio d'anni, vivere in un posto dove sia io che la mia ragazza ci troviamo bene (sia culturalmente che come livello di vita), continuare a conoscere persone speciali sia lavorativamente parlando che extra ambito professionale.
Per la parte professionale, senza dubbio continuerò ancora un bel pò a fare Facebook Ads e crescere la mia azienda, sempre nell'ottica di mantenere la mia libertà di azione ed crescere quella economica, ma nulla mi vieta di cambiare completamente tra qualche anno se questo non farà più per me.
GP: Cosa fa Emanuele nel week end?
EM: Emanuele nel weekend... beh chiaro, gioca con la ads, no?!
Diciamo che nell'ultimo anno la gran parte dei sabati (e talvolta anche qualche domenica) le ho passate davanti all'ads manager, o a pianificare e lanciare nuovi progetti con la mia ragazza, o a studiare qualcosa che non conoscevo ma che sentivo il bisogno apprendere.
Detto ciò, mi sto impegnando sempre di più nel provare a staccare, almeno un giorno completo alla settimana e passare più tempo con Frency, amici, e colleghi, o altre attività che mi piacciono... non che mi riesca sempre cosi facilmente visto quello che faccio e le ambizioni che ho, però è il mio work in progress.
GP: Se dovessi dare un consiglio ad un ragazzo under 20, cosa gli diresti? EM: 1. Non farti dire da nessuno che non ce la farai mai o che non hai le competenze/carte necessarie, è una cazzata! Buttati nelle cose, sbaglia, impara, fai esperienza, e riinizia il ciclo. Vedrai come la vita ti ricompenserà di questo.
2. Impara ad ascoltare il tuo istinto, e di capire cosa ti spinge ed entusiasma a svegliarti la mattina, oltre ai tuoi punti di forza. Scopri la tua passione e usa ingegno, sacrificio e determinazione per farne un lavoro (non è facile, ma se la trovi ti sembrerà di non lavorare neanche un giorno della tua vita).
3. Non porti limiti. Ogni limite che hai è solo e puramente nella tua testa (o nella testa delle persone che ti sono attorno e che ti consigliano). Non seguire la massa e le credenze comuni, ascolta tutto e tutti, ma poi creati le tue opinioni, verità, e obiettivi personali. E se nessuno crede in te, rafforzati e credi in te stesso anche più di prima. GP: Quali sono secondo te le Skill più richieste nel tuo mercato attuale? EM: Nell'ambito digitale sono davvero tante quelle ricercate, difficili anche elencarle tutte. Però pensando a me stesso e a quello che mi ha fatto arrivare dove sono oggi, direi che sono di due tipi:
1. Professionali: conoscenze salde di marketing e psicologia, di vendita, e di business. Chi sa vendere o vendere se stesso (sia online che offline), portare clienti, e fare business, difficilmente avrà problemi nella vita. 2. Inter-personali: empatia e comunicazione efficace con le altre persone. Da soli si arriva solo fino a un certo punto, invece avere un network di persone di valore è la leva più grande che una persona può costruirsi, e ed è quella che può far crescere a livello esponenziale. Ah dimenticavo: e Facebook Ads? Certo è una skill dalle uova d'oro per chi ce l'ha, o la sta sviluppando, o ha intenzione di svilupparla, ma nel lungo periodo i due punti li in alto pagheranno molto di più del saper manovrare bene una piattaforma pubblicitaria. GP: Su cosa dovrebbe investire oggi un giovane per farsi trovare pronto nei prossimi anni?
EM: In se stesso! Punto. Leggere, formarsi, buttarsi su nuove sfide e progetti che includono una passione personale, e migliorare costantemente anche solo l'1% ogni giorno, questi sono i consigli che vorrei dare all'Emanuele di 10-15 anni fa. Amo queste due quote di Jim Rohn, un grande mentor che ho avuto la fortuna di leggere in diversi libri e che mi ha ispirato tanto all'inizio del mio percorso di crescita personale. Applicatele ogni giorno, vi aiuteranno molto a forgiare il vostro mindset.
"Work harder on yourself, than you do on your job!"
"Life gives you what you deserve, not what you need!"
Per chiudere, aggiungo un altro punto che ha letteralmente cambiato la mia vita, qualsiasi sia la professione che si vorrà intraprendere: un'OTTIMA conoscenza della lingua inglese!
Andate all'estero e imparatelo come si deve, fatevi esperienze in culture diverse e mentalità diverse, affrontate le sfide che si presenteranno senza paura, perché il ROI che ne trarrete nella vita sarà incalcolabile.
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