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Immagine del redattoreGabriele Palazzolo

Intervista a Ilias Contreas - Digital Success

Digital Success è la Rubrica di approfondimento nelle vite, storie e Successi di Professionisti e Imprenditori, che si sono contraddistinti nel panorama italiano e non solo!

Non le solite interviste! In Digital Success approfondiremo la Persona dietro al Professionista / Imprenditore, con domande riguardanti la loro esperienza di vita e lavorativa, pensieri, punti di vista e obiettivi futuri. Meno tecnica e più dietro le quinte di persone di Successo.


Ilias è un Imprenditore nel settore Beverage, ha investito molto nella crescita delle sue Attività, tra cui la Mixology Academy e Pro Bar, E-Commerce di riferimento in Italia per la vendita di attrezzature per Bartender e Bar/pub.


Inoltre, ho trovato in Ilias una bella persona persona, disponibile e disposta ad aiutarti, così come ha fatto con me un anno fa, dandomi suggerimenti per affrontare una situazione non facile durante il lancio di un Progetto.

ilias contreas di mixology academy

GP: Iniziamo con il presentarti ai lettori, chi è Ilias Contreas? IC: Una persona come tante che ha avuto il coraggio di inseguire i propri piccoli grandi sogni, non curante di quello che gli altri pensano o credono. Molti di quelli che mi conoscono da vicino, forse, mi descriverebbero come un gran lavoratore e spero come uno che cerca di aiutare il proprio piccolo angolo di mondo con tutti quelli che ci vivono dentro.

GP: Cosa significa dirigere un'azienda nel 2021 ? Che responsabilità e abilità comporta. IC: Sinceramente non credo che ci siano differenze tra il 2021 e un qualsiasi altro anno, quando sei un imprenditore. Ci sono mercati che sono stati favoriti dalla situazione attuale, mentre altri all'opposto hanno dovuto affrontare delle grosse difficoltà. L'unico fattore determinante è la tua capacità di reagire rispetto al mercato e quindi di adattarti ad esso: finché lo fai bene, la responsabilità si trasforma in energia positiva, mentre quando le cose non girano allo stesso modo, allora la pressione può essere molto pesante. Quasi insostenibile.

Finché un singolo sbaglia, nella peggiore delle ipotesi ne paga direttamente le conseguenze, ma quando hai una serie di collaboratori che dipendono da te e dalle tue scelte, allora ogni tuo errore si ripercuote su tutti loro.

In quest'ottica, credo che l'abilità più importante per un imprenditore siano il problem solving e la visione, la capacità di cambiare prospettiva, estraniarsi e trovare soluzioni diverse a problemi nuovi, come sta insegnando il biennio 2020-2021 a tutti quelli che non avevano ancora affrontato una grande crisi nel loro settore. GP: Come hai iniziato il tuo percorso Professionale? Quali sono state le motivazioni e/o abilità che ti hanno spinto e dato la forza per raggiungere obiettivi così grandi? IC: Quando avevo 20 anni sono finito a Londra con l'idea di fare il barman, anche se non avevo nessun tipo di esperienza se non qualche festa con gli amici in cui improvvisavo dei cocktail. Sono riuscito a farmi assumere con un curriculum piuttosto "gonfiato" e un inglese decente, e da lì ho dovuto studiare e imparare sul serio a stare dietro al bancone. Nell'arco di un paio di anni da quell'esperienza ho preso la mia prima attività in gestione, un cocktail bar sulla spiaggia, mettendomi sempre di più nei panni dell'imprenditore.


Oggi ho alcune aziende che insistono soprattutto nel settore beverage e credo che ad avermi spinto fino a qui sia stata la caparbietà nel trasformare delle idee in qualcosa di tangibile. Nel bene e nel male ho sempre raggiunto ciò che volevo. GP: Di cosa vai più fiero? IC: Delle mie aziende quella di cui vado più fiero è MIXOLOGY Academy, l'Accademia Professionale per Bartender, che di fatto ha permesso a oltre 12.000 persone, per lo più giovani e giovanissimi, di ripercorrere la mia stessa carriera passando da disoccupati a bartender, quindi da manager a liberi professionisti e imprenditori del settore dei locali.


Quello del bartender, o barman che dir si voglia, è un lavoro che mi piace definire "libero" perché ti permette di viaggiare facilmente in giro per il mondo, di imparare ogni giorno cose nuove, sia tecniche che relazionali e linguistiche, di fare carriera... In poche parole di crescere, e sapere di aver aiutato anche solo in minima parte così tanti ragazzi e ragazze ad aver cambiato (mi auguro in meglio) la loro vita è per me una fonte di grande orgoglio. GP: Qual è la sfida più grande che affronti ogni giorno? Lavorativamente parlando. IC: Da sempre le mie attività e MIXOLOGY Academy in particolar modo sono state contraddistinte da ritmi di crescita molto importanti, per cui la sfida più grande è di mantenere certi trend ed evolverci armoniosamente in questo processo, con il fermo obiettivo di aiutare tutti quelli che non vogliono passare la loro vita, o almeno una buona parte di essa, a fare un lavoro standard, magari chiusi in un ufficio davanti a un computer dalla mattina alla sera.


E lo dico con il massimo rispetto per chi lavora ad una scrivania, come il sottoscritto per la cronaca: dico solo che non tutti siamo predisposti per questo tipo di vita e trovo che la carriera nel mondo dei locali sia un'alternativa meravigliosa per un certo tipo di persone.

mixology academy

GP: Progetti Futuri? (se ne puoi parlare) IC: Nei nostri piani (miei e del mio socio Luca Malizia) c'è quello di aprire la prossima sede di MIXOLOGY Academy a Parigi, e a seguire nelle altre capitali europee. L'obiettivo era di fare questo passo proprio nel 2021, ma le restrizioni sociali ci hanno costretti a rimandare questo progetto investendo su altre idee che avevamo nel cassetto e a cui stiamo lavorando. Alcune sono strettamente legate all'Accademia e al suo sviluppo, mentre altre sono la naturale conseguenza di tutto il nostro percorso nell'ambito della formazione. Magari ne riparleremo in un'intervista futura! GP: Hai deciso di non vivere più in italia, dove ti trovi ora precisamente? Come mai hai lasciato l'italia? IC: Mi sono trasferito in Centro America, per la precisione in Costa Rica, a partire dal Gennaio 2020, quindi in tempi non sospetti rispetto a quanto è avvenuto immediatamente dopo. Ho fatto il mio primo viaggio in questa zona nel 2014 e mi sono innamorato del nuovo mondo che ci ho trovato, in cui vige un'integrazione incredibile tra natura e uomo. Qui poco meno del 100% dell'energia elettrica è pulita, nel senso che viene da fonti rinnovabili, il 25% del territorio è parco protetto e in generale c'è uno stile di vita che non ho trovato da nessun'altra parte. I locali lo chiamano "pura vida". Il tutto condito da un clima tropicale fantastico - tra i 30 e i 36°C tutto l'anno nelle zone costiere dove vivo io - oltre a spiagge, montagne, vulcani, fiumi, cascate e una biodiversità incredibili. Insomma, credo si capisca dalle mie parole che vivo in un paradiso terrestre, almeno per me e mia moglie, e non potevo non provare a realizzare il sogno di invecchiare in un posto del genere.


Per la cronaca ci ho messo circa 3 anni ad organizzare la mia dislocazione lavorativa in Centro America con la mia famiglia, e a distanza di oltre 1 anno posso dire che per merito di Luca (il mio socio) e dei miei collaboratori funziona a meraviglia, per quanto il fuso orario (di 7-8 ore a seconda dell'ora solare-legale in Italia) riduca le finestre per poterci confrontare in diretta. GP: Se avessi un capitale extra di 10 Milioni, come li spenderesti / investiresti e perché ? IC: Fatico a immaginarmi un capitale che non derivi dal lavoro mio e delle mie aziende che possa definire "extra" visto che non partecipo a lotterie o cose simili, ma facciamo finta che il mio borsellino in criptovalute schizzi ancora più in alto e che qualcosa mi spinga a prelevare tutto: una fetta di quei guadagni la userei per i miei genitori. Dopo tutto quello che hanno fatto per me, penso che sarebbe il minimo. Il resto probabilmente lo investirei nei miei progetti visto che per come la vedo io i soldi sono un acceleratore di tempo, lasciandomi solo una piccola parte (magari 1 milione?) come salvadanaio di emergenza. GP: Qual è stato il tuo più grande fallimento lavorativo? IC: Vivo dei fallimenti ogni giorno perché vorrei fare sempre di più, ma se da un lato questo può essere frustrante, dall'altro lato mi spinge a migliorarmi. Tuttavia, provando a pensare a degli errori davvero "grossi" che ho commesso, credo che l'esempio perfetto sia stato il mio secondo locale. Insieme ai miei soci di allora lo abbiamo scelto troppo in fretta e senza trovare il coraggio di cambiare direzione di fronte a quello che suggeriva un primordiale business plan che avevamo realizzato. E neanche a dirlo, ci siamo trovati con l'acqua alla gola nel giro di pochi mesi.


Malgrado tutto, senza quell'esperienza così probante non sarei stato costretto a tirare fuori una lunga serie di conigli dal cilindro che hanno di fatto indirizzato in positivo tutto il resto della mia carriera. GP: Qual è il tuo più grande Pregio e Difetto? IC: Il perfezionismo che mi spinge ad essere lento. Odio il pressapochismo e questo mi porta a rivedere ogni cosa nei minimi dettagli, sia quando si tratta del mio lavoro diretto che quello dei miei collaboratori. GP: Dove ti vedi tra 10 anni ? IC: A surfare nella spiaggia davanti casa mia una mattina sì e una no prima di mettermi a gestire le mie attività in giro per il mondo. Un po' come adesso, ma con parecchi capelli bianchi in più! :) GP: Cosa fa Ilias nel week end? IC: Passo più tempo possibile con mia moglie e mia figlia, prevalentemente in spiaggia o facendo qualche viaggio in giro per il meraviglioso Costa Rica. GP: Se dovessi dare un consiglio ad un ragazzo under 25, cosa gli diresti? IC: Di non avere paura di immaginarsi il proprio mondo e tantomeno di provare a realizzarlo. Nella peggiore delle ipotesi, imparerà una lezione utile per un nuovo progetto facendo qualcosa che lo rende felice. GP: Per farsi assumere nella tua Azienda, che caratteristiche dovrebbe avere il candidato ?

Quella scintilla che ti fa capire immediatamente che hai davanti qualcuno di speciale.

GP: Quali sono secondo te le Skill più richieste nel tuo mercato attuale? IC: Intraprendenza, voglia di imparare e migliorarsi, umiltà, empatia. Credo che erano, sono e saranno sempre cose imprescindibili per un collaboratore essenziale in qualsiasi azienda e qualsiasi settore. GP: Su cosa dovrebbe investire oggi un giovane per farsi trovare pronto nei prossimi anni? IC: La direzione che stiamo prendendo suggerirebbe qualcosa di digitale, ma mi viene in mente questa frase: "se tutti vanno a destra, allora tu gira a sinistra." C'è sempre qualche nicchia profittevole piena di gente con dei problemi che nessuno sta risolvendo, ed è lì che mi butterei.

Bene, ti ringrazio per il tuo tempo, sono sicuro che tantissimi giovani potranno trarre ispirazione da questa intervista. Vuoi lasciare il link dei tuoi canali Social nel caso qualcuno volesse approfondire ?


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