Intervista a Massimo Giacchino - Digital Success
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  • Immagine del redattoreGabriele Palazzolo

Intervista a Massimo Giacchino - Digital Success

Digital Success è la Rubrica di approfondimento nelle vite, storie e Successi di Professionisti e Imprenditori, che si sono contraddistinti nel panorama italiano e non solo!

Non le solite interviste! In Digital Success approfondiremo la Persona dietro al Professionista / Imprenditore, con domande riguardanti la loro esperienza di vita e lavorativa, pensieri, punti di vista e obiettivi futuri. Meno tecnica e più dietro le quinte di persone di Successo.

GP: Iniziamo con il presentarti ai lettori, chi è Massimo Giacchino?

Sono un collega di marketing che ha deciso di condividere la sua esperienza per analizzare il mercato in un libro.

GP: Cosa ti ha spinto a realizzare un libro, molto verticale come il tuo "Design Marketing"?


Sicuramente la mia fede nei principi di marketing: focus su prodotto e nicchia!

Soprattutto è quello su cui mi piace lavorare, parlare e condividere quotidianamente con colleghi e clienti.

GP: Ti occupi principalmente di Micro-Dati, puoi dirci di più e perché hai scelto di verticalizzarti in questo ramo?

Ogni giorno la sfida di chi fa questo lavoro è capire come vendere un prodotto online e a chi.

Da qui nel corso degli ultimi 10 anni, giorno dopo giorno, ho raccolto e testato tool e approcci che mi consentissero di raggiunge questi obiettivi.

Quando poi ho deciso di fermarmi un attimo, per mettere tutto in fila, ho capito che non facevo altro che analizzare i micro-momenti delle persone “onLife”. Da qui mi è venuto naturale chiamare queste tracce e segnali “micro-dati”.

GP: Come hai iniziato il tuo percorso Professionale? Quali sono state le motivazioni e/o abilità che ti hanno spinto e dato la forza per raggiungere obiettivi così grandi?

Da sempre ho voluto lavorare su diversi progetti, ma su una sola azienda “per tutta la vita”. Per questo prima ho iniziato la gavetta in agenzia, poi letteralmente, umanamente e fisicamente mi sono buttato nel mondo startup.

Lavorando in progetti startup mi sono sempre trovato - per forza - a capire il mercato, la concorrenza e i segmenti di mercato. In questi anni ho iniziato anche l’attività di docenza e mentor per le startup dell’Università di Bologna. Qui ho scoperto la mia grande passione per trasmettere contenuti e contribuire nei progetti di altri.

Ed eccomi oggi, il motivo principale per cui ho iniziato. Ovviamente non nascondo che la formazione è più scalabile della consulenza. Sicuramente però il motivo che mi spinge ogni giorno è il primo e di conseguenza arriva anche il secondo economico.


GP: Di cosa vai più fiero?

Il sorriso e il mio approccio positivo ai problemi che diventano opportunità!

GP: Qual è la sfida più grande che affronti ogni giorno? Lavorativamente parlando.

Coniugare il lavoro, il tempo libero e le persone a cui voglio bene. Ogni giorno le decisioni che prendo e i “no” che dico sono tutti volti a trovare un equilibrio che mi appaghi sia professionalmente che nella mia vita privata.

GP: Progetti Futuri?

Sono ancora in fase di scoperta. Il libro mi sta portando tantissime occasioni professionali. Sto cercando di capire quella che mi soddisfi rispettando il concetto esposto nella domande precedente.

GP: Il tuo lavoro può essere fatto in qualunque parte del mondo, hai intenzione di spostarti in futuro?

Adoro Bologna. Credo sarà sempre la mia casa. A Bologna c’è la mia famiglia, Bologna mi stimola quotidianamente umanamente e offrendomi infinite attività culturali.

Allo stesso tempo sono sicuro che mi prenderò dei periodi durante l’anno più o meno lunghi per lavorare in posti diversi.

GP: Se avessi un capitale extra di 10 Milioni, come li spenderesti / investiresti e perché ?

Da sempre faccio volontariato. Sono un vigile del fuoco volontario da ormai 13 anni. Durante l'Università sono stato per lunghi periodi in Africa e India. Ecco, se potessi aver di nuovo quel tempo a disposizione, seguire progetti in prima persona del terzo settore.

GP: Qual è stato il tuo più grande fallimento lavorativo?

Avendo l’approccio startup il fallimento è un’occasione di crescita. Quindi non mi sento mai di aver fallito nel termine in cui lo intendiamo in Italia.

Allo stesso tempo, posso dire che di “batoste” ne ho prese tante. Ho avviato un paio di progetti con imprenditori vecchio stampo. Qui da subito siamo andati bene, però poi i “soci” che avevano in mano il prodotto hanno fatto da per sé pensando che l’attività online potesse farla anche il cugino. Ero “giovane”, ma sono felice di aver fatto queste esperienze che poi mi hanno aperto porte più grandi.

GP: Qual è il tuo più grande Pregio e Difetto?

Pregio credo la positività; difetto sono un pò “testardino” come dice chi mi vuole bene.

GP: Dove ti vedi tra 10 anni ?

Sono un pò come Aranzulla: ho la passione per la cucina! A parte le battute, non so se farò ancora quello che faccio oggi, ma non perché non mi piaccia; sono profondamente innamorato di questo mestiere e del marketing. Ma appunto facciamo il lavoro “più bello del mondo” perché ci consente di avere l’approccio e le competenze per avviare qualsiasi progetto! Il marketing è benzina per le opportunità!

GP: Cosa fa Massimo nel week end?

Un pò lavoro; c’è poco da fare! C’è sempre qualche email da recuperare, qualcosa da perfezionare. Però assolutamente da sabato a mezzogiorno “stacco”. Anche se poi domenica controllo e qualcosa per al massimo un’oretta faccio.

La decisione più grande che cerco di seguire, è di non lavorare alla sera. Devo dire che da un paio d’anni ci sto - fieramente - riuscendo.

GP: Se dovessi dare un consiglio ad un ragazzo under 20, cosa gli diresti?

Studia, testa e condividi sempre! è l’unico modo per imparare e crescere come professionista e persona.

GP: Quali sono secondo te le Skill può richieste nel tuo mercato attuale?

Umanità, rapporto empatico con i colleghi e clienti, capacità di gestire un progetto.

GP: Su cosa dovrebbe investire oggi un giovane per farsi trovare pronto nei prossimi anni?


Se stesso come persona; la consapevolezza dei propri obiettivi. Poi il tecnicismo si apprende.


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Riferimenti



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