Intervista a Mattia Marangon - Digital Success
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  • Immagine del redattoreGabriele Palazzolo

Intervista a Mattia Marangon - Digital Success

Aggiornamento: 27 dic 2021

Digital Success è la Rubrica di approfondimento nelle vite, storie e Successi di Professionisti e Imprenditori, che si sono contraddistinti nel panorama italiano e non solo!

Non le solite interviste! In Digital Success approfondiremo la Persona dietro al Professionista / Imprenditore, con domande riguardanti la loro esperienza di vita e lavorativa, pensieri, punti di vista e obiettivi futuri. Meno tecnica e più dietro le quinte di persone di Successo.


GP: Iniziamo con il presentarti ai lettori, chi è Mattia Marangon?


MM: Sono il fondatore di Legolize, progetto di vignette umoristiche in cui gli omini Lego parlano tra di loro. Lavorando per 5 anni su Legolize ho imparato tante tecniche "unconventional" sul mondo dei social, sulla crescita e sulla formazione di una community e ora le applico anche alle aziende per le quali lavoro come consulente strategico. GP: Cosa significa gestire una Community così grande come quella di legolize? Che responsabilità e abilità comporta.

MM: Quando si giudica un progetto del genere si può pensare che "facciamo le vignette" e basta. Dietro invece c'è molto di più: strategia, piano editoriale, creazione di una community forte... tutte abilità che si imparano e si affinano lavorando ogni giorno per anni. A livello di responsabilità abbiamo la consapevolezza di comunicare ogni giorno a quasi 2 milioni di persone tra tutti i social, infatti facciamo il massimo per cercare di trasmettere in ogni contenuto una risata e un po' di leggerezza.

GP: Come hai iniziato il tuo percorso Professionale? Quali sono state le motivazioni e/o abilità che ti hanno spinto e dato la forza per raggiungere obiettivi così grandi?


MM: Legolize è un progetto nato per gioco, siamo sempre stati ambiziosi ma non pensavamo di riuscire ad avere un impatto simile. Il mio percorso professionale ha seguito l'andamento di Legolize, più cresceva la pagina, più crescevo anche io come professionista. La nostra volontà è sempre stata quella di portare leggerezza e divertimento all'interno della vita delle persone che ci seguono, e vedendo giorno dopo giorno la community farsi sempre più forte abbiamo capito che la strada era quella giusta spingendoci a impegnarci sempre di più.

GP: Di cosa vai più fiero?


MM: Di tutti i messaggi di ringraziamento che ci arrivano in pagina: alcuni utenti ci dicono che riusciamo a strappare una risata anche nei momenti più tristi. Questo tipo di messaggio vale tutti gli sforzi. GP: Puoi scegliere solo 1 Social da tenere. Quale?


MM: Questa è una domanda difficile, con Legolize lavoriamo principalmente su Instagram e Linkedin. Instagram è il canale storico, quello su cui siamo esplosi e quello sul quale muoviamo i numeri più importanti. Linkedin è per noi un canale nuovo: siamo arrivati verso fine 2020 ma abbiamo riscosso da subito un grande successo. Su quest'ultimo inoltre a livello personale sto cercando di costruirmi un personal brand sempre più forte e la piattaforma mi sta dando tantissime soddisfazioni. Quindi non potrei mai rinunciare a Instagram, però in questa fase rispondo Linkedin. GP: Qual è la sfida più grande che affronti ogni giorno? Lavorativamente parlando.


MM: Come dicevo prima, da grandi poteri derivano grandi responsabilità. È necessario lavorare per tenere sempre la qualità alta e tra tutti questi contenuti, campagne e progetti paralleli non sempre è facile e richiede grandi sforzi. GP: Progetti Futuri?


MM: Vogliamo ampliare "l'impero" di Legolize, stiamo lavorando molto ai nostri personal brand (anche gli altri co-fondatori Samuele e Pietro) e il resto al momento non posso dirlo :) GP: Il tuo lavoro può essere fatto in qualunque parte del mondo, se dovessi scegliere: Italia o Estero?


MM: Mi sono trasferito da poco a Milano: finora il progetto l'ho portato avanti da Venezia (Mestre) ma la città offriva veramente pochi stimoli esterni. Così ho deciso di spostarmi per far volare ancora di più Legolize e progetti personali, grazie alle occasioni di networking. GP: Se avessi un capitale extra di 10 Milioni, come li spenderesti / investiresti e perché ?

MM: In Lego. 10 milioni di Euro in Lego. GP: Qual è stato il tuo più grande fallimento lavorativo?


MM: Ho dedicato 8 mesi di lavoro giorno e notte a un podcast: pensavo potesse funzionare, ma si è rivelato un progetto non all'altezza delle aspettative. Il che non vuol dire che sia stato un fallimento sotto tutti gli aspetti, anzi: mi ha permesso di conoscere delle persone che senza il podcast non avrei mai contattato e sento di aver acquisito delle skill trasversali (ad esempio sono migliorato nel public speaking) che altrimenti sarebbero state veramente difficili da imparare. Quindi anche quando arriva un fallimento bisogna saper cogliere il meglio. GP: Qual è il tuo più grande Pregio e Difetto?


MM: Cerco sempre di trovare la parte divertente in ciò che faccio e questo può essere un pregio oppure un difetto, dipende ciò che sto facendo :) GP: Dove ti vedi tra 10 anni?


MM: Rispondo fieramente "non lo so". Il digital è un settore che cambia così velocemente che delle volte non so nemmeno dove mi vedrò tra un mese. GP: Cosa fa Mattia nel week end?

MM: Cerco di staccare un po': il sabato mattina preparo un po' di mail programmate per il lunedì mattina seguente (così l'inizio della settimana è meno forsennato e più piacevole), poi mi alleno e dedico del tempo a ragazza e amici. Delle volte però mi ritrovo anche a creare contenuti e dedicare del tempo al lavoro. La trovo una cosa comunque positiva perché significa che ciò che sto facendo mi piace e mi fa capire che la direzione è quella giusta. Ovviamente non bisogna esagerare con il lavoro e staccare ogni tanto è fondamentale. GP: Se dovessi dare un consiglio ad un ragazzo under 25, cosa gli diresti?


MM: Segui le tue passioni. Il che non vuol dire rinunciare a tutto il resto, significa dedicare il giusto tempo al lavoro ma anche non tralasciare quello che ti piace fare veramente. Avere una passione è fondamentale, magari può sembrare solo un passatempo oggi, ma nel lungo termine si rivela fondamentale: basti pensare che Legolize per noi all'inizio era solo un passatempo, un gioco, oggi invece è diventato un lavoro. GP: Quali sono secondo te le Skill più richieste nel tuo mercato attuale?


MM: Non rispondo con le banali hard skill riguardanti la gestione dei social, copywriting ecc. La mia risposta è una soft skill spesso sottovalutata: l'empatia. Trovo sia fondamentale capire cosa cerca l'utente per poi poterglielo offrire: solo così si può vendere e "dominare" il mercato. GP: Su cosa dovrebbe investire oggi un giovane per farsi trovare pronto nei prossimi anni?


MM: Sul proprio personal brand. Essere riconosciuti, apprezzati e autorevoli nel proprio settore può aprire un'infinità di porte, in ogni contesto.


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